Graduation
Costruttore di apparecchiature per le industrie di processo

Assembly in skids

The construction in our workshop of equipment in the form of ready-to-install skids reduces costs and installation times on site

Celsius

FUNCTIONAL ASSEMBLIES


CELSIUS builds individual production equipment for the process industries.

  • These “special machines” meet a functional need to implement a process developed by CELSIUS or a process developed by the user
  • They require all or part of CELSIUS ‘skills in thermal engineering, process engineering, sheet metal works, piping, assembly, automation, etc…
  • The skids are studied in a 3D virtual model with the aim of minimizing the dimensions and favorise access to equipment for operation and maintenance. Most often the assemblies remain open with a direct view of the components.
  • The skids are delivered fully piped, assembled, cabled and insulated, ready to be connected so that the operator minimizes installation times and costs on site.

  • The skids are packed in a type 3b crate or full 4c crate to be handled up to the production site.
  • CELSIUS assists the users during the start-up of production unit and trains operating and maintenance personnel.

The design and construction of CELSIUS equipment is most often subject to two European Directives:

  • The directive on functional assemblies intended for installation in explosive atmospheres: ATEX 2014/34/EU
  • The directive on pressure assemblies: DESP 2014/68/EU

La Direttiva Europea 2014/34/EU detta direttiva ATEX è spesso erroneamente considerata una norma imposta agli elettricisti.

La direttiva ATEX non è una norma elettrica.

Infatti, in tutto testo della direttiva, il termine “elettricità” è menzionato soltanto una volta e con riferimento ai rischi derivanti dall’elettricità statica ! La direttiva ATEX riguarda l’insieme di attori, costruttori e utenti e non soltanto gli elettricisti.

La maggior parte degli apparecchi che produciamo sono installati in zona ATEX. I nostri apparecchi sono costruiti secondo la normativa ATEX della Direttiva Europea 2014/34/EU per evitare rischi di incendio, esplosione o deflagrazione dovuti alla coincidenza di tre fattori:

  • Presenza di combustibile: reattori, serbatoi, scambiatori spesso contenenti solventi infiammabili e composti volatili combustibili.
  • Presenza di ossidante: reattori e serbatoi molto spesso sono dotati di sportelli di ispezione che, se aperti, possono causare infiltrazioni di ossigeno nell’apparecchio o fuoriuscite di composti organici volatili.
  • Sorgenti d’ignizione: fiamme, scintille o temperature di parete troppo elevate rispetto alla temperatura di accensione del solvente volatile presente.

I nostri apparecchi sono concepiti per evitare qualsiasi sorgente di ignizione in atmosfere in cui ossidanti e combustibili si mescolano.

I nostri apparecchi sono considerati “unità” funzionali ai sensi della Direttiva ATEX 2014/34/EU.

CELSIUS è un’azienda abilitata alla produzione di moduli di propulsione, unità classificate come appartenenti alla categoria 2, per essere utilizzate in zona 1 o 2 nel rispetto della normativa ATEX. Il marchio CE sarà presente secondo il caso:

For Energy Control Units:                   Certificat ATEX 1

For NECTACEL extraction units:      Certificat ATEX 2

2 I nostri apparecchi sono classificati nella categoria 2 e possono essere montati in zona 1 o 2
(vedere in basso per ulteriori informazioni)
G I nostri apparecchi possono essere utilizzati in atmosfera esplosiva gassosa
(vedere in basso per ulteriori informazioni)
IIB o IIC Natura del combustibile
(vedere in basso per ulteriori informazioni)
T3 o T4 Classe di temperatura
(vedere in basso per ulteriori informazioni)

 

Durante la costruzione di skid o di unità di produzione complete, CELSIUS rispetta le diverse modalità di protezione e si assicura che l’utilizzo simultaneo dei materiali nelle condizioni di servizio previste non crei rischi supplementari e non previsti dai costruttori.

La valutazione dei rischi è responsabilità dell’operatore e il pericolo è codificato in base ai seguenti criteri:

Le zone a rischio G sono classificate in base alla periodicità del pericolo:

Zona 0 Atmosfera esplosiva gassosa presente permanentemente o per un lungo periodo. Gli unici apparecchi elettrici presenti in zona 0 sono classificati nella Categoria 1.
Zona 1 Atmosfera esplosiva gassosa presente temporaneamente in funzionamento normale. E’ questo il caso, per esempio, di apparecchi dotati di sportello di ispezione aperto durante una normale operazione di funzionamento. Gli unici apparecchi elettrici presenti in zona 1 sono classificati nella Categoria 1 o 2.
Zona 2 Atmosfera esplosiva gassosa presente accidentalmente e di breve durata. E’ questo il caso, per esempio, di ambienti non immediati degli apparecchi, confinati in aree ad atmosfera controllata, ma che potrebbero accidentalmente liberare solventi volatili. Gli unici apparecchi elettrici presenti in zona 2 sono classificati nella Categoria 1, 2 o 3.

 

Altre zone a rischio (D) sono definite in base alle atmosfere polverose: zone 20, 21 e 22 secondo gli stessi criteri di periodicità.

Il gruppo di esplosione è definito in base alla pericolosità del gas o del solvente volatile presente:

Gruppo I : Per le miniere grisutose e i loro apparecchi. Gas di riferimento: metano.
Gruppo II : Per le altre atmosfere esplosive, suddivise in:
Gruppo IIA : Gas di riferimento: propano.
Gruppo IIB : Gas di riferimento: etilene.
Gruppo IIC : Gas di riferimento: idrogeno.

La natura dei combustibili presenti generalmente nei laboratori di sintesi o di estrazione di solventi è molto diversa e il gruppo di esplosione classificato dall’operatore è il Gruppo IIB , che corrisponde all’insieme dei gas presenti nell’industria della chimica fine, ad eccezione dell’idrogeno.

I laboratori che lavorano con idrogeno sono a loro volta classificati nel Gruppo IIC.

La classe di temperatura è definita in funzione della temperatura di accensione dei vapori di solventi presenti in laboratorio:

  • Classe T1 : oltre 450°C
  • Classe T2 : da 300 a 450°C
  • Classe T3 : da 200 a 300 °C
  • Classe T4 : da 135 a 200 °C
  • Classe T5 : da 100 a 135 °C
  • Classe T6 : da 85 a 100 °C

La classe di temperatura di un insieme completo non è definita soltanto in base ai componenti elettrici.

Un modulo di propulsione alimentato con vapore a 6 bar la cui temperatura di parete è pari a 165°C , si classifica come T3 nonostante siano presenti componenti elettrici di classe T4 o T6. Le istruzioni precisano che questa unità deve essere installata in laboratori con classe di temperatura T3 o più sicura. E l’operatore non potrà utilizzare solventi i cui vapori rischiano di incendiarsi al contatto con una parete a temperature minori di 200°C.

Generalmente, i motori di trascinamento montati nei laboratori di chimica fine rientrano nella classe di temperatura T4, quindi la parete del motore e gli organi accessibili ai gas non superano mai la temperatura di 135°C. Per un laboratorio in zona ATEX con classe di temperatura T4, i cui apparecchi siano stati correttamente classificati, l’operatore può utilizzare in tutta sicurezza solventi la cui temperatura di accensione sia superiore a 135°C.

La classificazione di motori elettrici T4 e di strumenti in base alla classe di temperatura T6, induce spesso l’operatore a classificare l’unità della zona ATEX del laboratorio in base alla classe di temperatura T4.

Ma una classificazione di laboratorio secondo la classe T4 impedisce all’operatore di utilizzare temperature di servizio superiori a 135°C e di tubi con vapore saturo a 6 bar la cui parete raggiunge i 165°C!

Quindi, anche se il motore della pompa rientra nella classe T4, la motopompa che mette in circolo il liquido a 165°C dovrà essere di classe T3. Lo stesso vale per l’agitatore di un reattore la cui temperatura massima di servizio è pari a 165°C.

Durante la costruzione di skid o di unità di produzione complete, CELSIUS assembla numerosi organi e si assicura che l’utilizzo simultaneo dei materiali nelle condizioni di servizio previste non crei rischi supplementari e non previsti dai costruttori.

Si tratta di unità complete sotto pressione regolamentate dalla Direttiva Europea PED 2014/68/EU. CELSIUS rilascia una dichiarazione di conformità CE che certifica la conformità di installazione diretta non solo alla PED 2014/68/EU, ma anche a tutte le altre direttive in vigore riguardanti l’ATEX. Se necessario (Categorie I, II, III e IV), l’unità sarà provvista di una targhetta con marchio CE.

L’unità sotto pressione è classificata in base alla categoria più elevata di ciascuno dei suoi composti, eccetto la valvola.

L’unità completa verrà rilasciata con documenti di accompagnamento e istruzione che precisano soprattutto le condizioni di utilizzo; i probabili rischi in termini di pressione, temperatura, elettricità, chimica ecc.. e le precauzioni prese dal costruttore e quelle che l’operatore dovrà osservare.

When it comes to the building of skids or full operational production units, CELSIUS puts together numerous systems and ensures that the simultaneous use of those materials in the planned working conditions will not create any additional hazards not foreseen by manufacturers.

About pressured full functional ensembles such as those following the PED 97/23/CE European Directive, CELSIUS provides a CE conformity declaration, certifying the conformity of the installation regarding the PED 2014/68/EU directive but also to any other applying directive, including the ATEX directive. In that case (Cat. I, II, III and IV), the ensemble is marked with a CE plate.

The pressured ensemble is classified according to the highest category of each of its components, except for the relief valve.

Also, the full ensemble is delivered with a notice clarifying things such as working conditions, possible hazards in terms of pressure, temperature, electricity, chemistry, and precautions needed to be reminded by the user.

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